Come chiedere il rimborso forfettario per avvocati

Rimborso forfettario per avvocati: di cosa si tratta e quando è dovuto? Vediamo quali sono le spese forfettarie e come tutelarti.

Il rimborso forfettario avvocati è una formula che si trova sulla parcella. Il legale può aver sostenuto delle spese per conto del cliente: per esempio, può aver fotocopiato dei documenti, oppure fatto dei chilometri in macchina per andare in tribunale.

Anche la formazione e la consultazione di testi giuridici per il caso è un costo sostenuto dall’avvocato. Il legale, quindi, fa un conto su quanto ha speso e chiede al cliente, a titolo di rimborso, il 15% di quanto speso.

Questo 15% può essere pagato in parcella o a parte. In ogni caso, ci sono sempre tasse e Iva da pagare, quindi, in realtà, il cliente paga almeno il 20-22%.

Rimborso forfettario avvocati spese generali avvocati

Quali sono le spese degli avvocati? Ce ne sono tantissime:

  • Bolli
  • Notifiche
  • Richieste di documenti e certificati
  • Pratiche per il gratuito patrocinio o per altri documenti
  • Spese per le pratiche connesse alla perdita di una causa

In ogni caso, la legge consente agli avvocati di chiedere rimborso in qualsiasi circostanza.

Spese forfettarie documentate o non documentate?

Le spese generali avvocati danno diritto al rimborso anche se non documentate. L’avvocato non è tenuto, per legge, a dirti i motivi del rimborso e a farti vedere gli scontrini.

Il rimborso forfettario avvocati è obbligatorio nel momento in cui è indicato in fattura o in un documento a parte.

Il cliente, però, non può chiedere di verificare se il rimborso è dovuto o meno.

Come pagare se hai partita Iva

Se hai la partita Iva, allora la parcella dell’avvocato cambia. Il cliente è tenuto a pagare anche la ritenuta di acconto.

Le altre voci in parcella saranno:

  • Spese vive.
  • Diritti e onorari.
  • Rimborso forfettario avvocati del 15%.
  • Imponibile.
  • Cassa dell’ordine.
  • Iva.

La buona notizia è che chi ha partita Iva può chiedere che la parcella, accanto alle altre spese, venga scalata quando si fa la dichiarazione dei redditi.

Il consiglio è di pagare il professionista tramite bonifico sul conto corrente. In questo modo, si potrà ottenere una prova certa di avvenuto pagamento.

Come pagare da privato

Per il privato, non c’è la ritenuta di acconto da pagare. Per il resto, purtroppo anche il rimborso sarà inserito nella parcella.

Il privato deve pagare, per evitare che l’avvocato possa rivalersi contro di lui in tribunale. Anche qui, il consiglio è di rendere tracciabile il pagamento via bonifico.

Quando il rimborso forfettario avvocati non si paga

Il rimborso per spese generali non si paga se non ti arriva nulla. Nell’ultima sentenza della Cassazione in materia, è stato stabilito che l’avvocato deve inserire la voce del rimborso.

In alternativa, il legale può chiedere il rimborso prima della causa o dopo aver ricevuto il pagamento della parcella. Se non lo fa a distanza di pochi giorni dal termine del mandato, non ha diritto ad alcun rimborso da parte del cliente.

Quindi, devi verificare se il tuo avvocato ha diritto al rimborso dalla parcella. Se non c’è scritto nulla, non gli devi nulla.

Se sono avvocato, come chiedo il rimborso?

Per chiedere il rimborso forfettario avvocati ai tuoi clienti, devi assolutamente indicarlo in parcella. Puoi chiedere il rimborso prima della causa, durante il procedimento, oppure poco dopo la scadenza del mandato.

Se non lo fai, perdi automaticamente il diritto al rimborso. Infatti, i modelli delle parcelle sono standard e la legge prevede che l’avvocato non abbia distrazioni.

Puoi chiedere il rimborso senza dimostrare le spese, ma ricorda che potrai chiedere solo il 15% di quanto speso, né più né meno. A questo, il cliente dovrà pagare poi le tasse.

Ricorda che il rimborso deve essere fatto in base ai servizi offerti al cliente per il procedimento in corso. Accetta tranquillamente il bonifico bancario o le soluzioni tracciate, mai contanti.

Consigli

La prima cosa da fare è verificare la parcella ricevuta. Purtroppo, non puoi chiedere all’avvocato i documenti che si riferiscono al rimborso.

Se pensi che l’avvocato abbia chiesto un rimborso non dovuto, puoi solo cambiare professionista. Anche andando in causa, la legge stabilisce che il pagamento sia dovuto in ogni caso.

Ricorda che, se hai perso la causa, l’avvocato della controparte potrebbe chiederti il rimborso forfettario avvocati oltre alle spese processuali.

Anche qui, c’è poco da fare. L’avvocato difficilmente farà a meno del suo rimborso, se gli è dovuto per legge.

Ovviamente, considera che la parcella ha anche altri costi e che il rimborso pesa poco sulla somma totale. L’unico modo per sapere a quali spese si riferisce il rimborso è non pagare l’avvocato e andare a causa con lui, ma non lo consigliamo!

Si tratta di una voce come un’altra, un po’ come ora si paga l’Iva o le altre tasse. Se l’avvocato ha fatto un ottimo lavoro, non è il caso di fare un dramma e pagare il rimborso.

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